Now Reading: Agrinsieme scende in piazza contro l’Imu agricola e chiede investimenti nel settore

Loading
svg
Open

Agrinsieme scende in piazza contro l’Imu agricola e chiede investimenti nel settore

30 Marzo 20152 min read

Una manifestazione nazionale per chiedere più rispetto e maggiori investimenti verso il mondo dell’agroalimentare italiano. Il 31 marzo Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, scenderà in piazza a Roma per protestare contro alcune scelte dell’attuale governo.
Una di queste è certamente l’Imu agricola, una misura che graverà sulle spalle di migliaia di produttori agricoli e che servirà per finanziare il bonus degli 80 euro.

agrinsiemeL’iniziativa inizierà alle ore 9:00 e vedrà dei sit-in organizzati in tre parti diverse della città di Roma: uno si terrà di fronte alla Camera dei Deputati, un altro davanti al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ed un altro ancora davanti al ministero dell’Economia e delle Finanze.
Come riporta Agrinsieme in un comunicato “questa manifestazione ha un obiettivo chiaro: l’agricoltura vuole farsi sentire, chiede la giusta attenzione del Governo e delle Istituzioni per potersi sviluppare, creare lavoro, produrre cibo di qualità e benessere per la collettività. Ma questo non è possibile senza interventi legislativi lungimiranti ed investimenti mirati. È necessario fare un ulteriore passo avanti per alleggerire il settore dal peso della burocrazia e della fiscalità, scongiurando una nuova iniqua tassa, come quella dell’Imu”.

L’agricoltura ha dimostrato in questi mesi di essere uno dei pochi settori in grado di reggere l’urto della crisi. Sono sempre di più i giovani che decidono di mettersi in proprio e di fondare delle imprese agricole, a prescindere dalla forma giuridica adottata. Il mondo delle cooperative agricole, rappresentato all’interno di Agrinsieme dall’Alleanza, è l’emblema perfetto di come l’agricoltura possa essere un vero e proprio modello di efficienza, programmazione e parità di genere.
Investire nel settore sarebbe una scelta intelligente in un momento storico in cui il “made in Italy”e l’export rappresentano il più grande volano dell’economia nostrana.
L’agroalimentare italiano è garanzia di qualità in tutto il mondo, deprimerlo attraverso politiche fiscali miopi significa non comprendere l’attuale congiuntura economica.
Tutto ciò avviene nell’anno di Expo, un evento che può e deve rappresentare uno straordinario veicolo pubblicitario per l’agricoltura italiana in tutto il mondo. Ecco perché tagliare fondi ai produttori agricoli sembra essere una scelta inopportuna e pronta ad essere aspramente contestata da tutti i rappresentanti del settore.

Sostieni la voce libera della cooperazione

Cari lettori e sostenitori della cooperazione,

Cooperative Italia è nato con una missione chiara: offrire una piattaforma informativa dedicata ai temi della cooperazione, economia, lavoro, agricoltura, terzo settore, innovazione sociale e innovazione d'impresa. Da sempre, ci impegniamo a fornire contenuti accurati, approfonditi e imparziali, perché crediamo in un media libero e indipendente.

Se condividete la nostra visione e la nostra passione, vi invitiamo a sostenerci. Ogni contributo, anche il più piccolo, fa la differenza.

svg

What do you think?

Show comments / Leave a comment

Leave a reply

svg