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Diseguaglianza e povertà: l’intervento di Obama per rilanciare il ceto medio

20 Gennaio 20153 min read

Diseguaglianza e povertà sono due temi all’ordine del giorno in questo inizio di 2015.
La forbice tra ricchi e poveri si è allargata. Lo ha detto il rapporto Oxfam e lo confermano le tendenze recenti.
Nel 2016 l’1% della popolazione mondiale possederà più del 50% della ricchezza totale, fino ad arrivare ad oltre il 54% delle risorse possedute nel 2020.
Le iniziative contro la concentrazione della ricchezza sono iniziate nei primi anni Duemila con Occupy Wall Street e aumenteranno con ogni probabilità negli anni a venire, di pari passo con l’allargamento del divario tra banchieri ed il resto del mondo.

obamaIl capitalismo finanziario sembra inarrestabile e a tratti incontrollabile. Ma c’è chi ha deciso di iniziare un programma di redistribuzione delle risorse.
Si tratta di Barack Obama, il quale, tra i veti del Congresso a maggioranza repubblicana, presenterà stasera la sua riforma fiscale nel corso del Discorso sullo Stato dell’Unione.
La proposta di Obama si annuncia rivoluzionaria non tanto nei contenuti, quanto nella forma.
La scelta di tassare i cosiddetti “capitail gain” e le grandi compagnie finanziarie trova, infatti, un vero e proprio muro nell’elite economica statunitense.
L’attività di lobbying effettuata in questi anni aveva scongiurato interventi simili. Obama adesso propone di aumentare dal 23 al 28% la tassa sui “capital gain” di chi ha un reddito superiore al mezzo milione di dollari, di tassare i “trust” utilizzati dalla famiglie più ricche per trasmettere le loro risorse agli eredi ed infine di aumentare il prelievo fiscale sui grandi colossi fiscali.

Il gettito ottenuto attraverso questa manovra non sarà eccezionale, anche perchè non verranno tassati i redditi da lavoro: si parla di 320 miliardi di dollari in dieci anni che sarebbero re-investiti in interventi di natura sociale.
Obama vorrebbe aiutare le famiglie ed il ceto medio, ovvero quella fascia sociale maggiormente colpita dalla crisi e che fatica a ripartire nonostante la crescita occupazionale avvenuta negli Usa.
Tra i provvedimenti che verranno proposti ci sarà il college gratis per tanti giovani studenti, l’aspettativa pagata ai padri e più in generale agevolazioni fiscali per le famiglie.
Difficile che il provvedimento passi per intero, considerati i forti veti posti dal Partito Repubblicano. La certezza, però, è che il gradimento di Obama si è moltiplicato in questi giorni dopo aver raggiunto minimi storici durante le elezioni di “mid-term”.
La società ha bisogno di un intervento di redistribuzione delle risorse su scala globale, da questo punto di vista i segnali lanciati dagli Usa potrebbero rivelarsi positivi per l’intera comunità.

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