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Tfr in busta paga: conviene davvero?

27 Gennaio 20152 min read

Una delle misure maggiormente reclamizzate della Legge di Stabilità è il cosiddetto Tfr anticipato.
I lavoratori potranno scegliere se ricevere la somma relativa al Trattamento di Fine Rapporto direttamente in busta paga, senza dover aspettare il termine dell’attività lavorativa.
L’intento del Governo è chiaro: fornire maggiore liquidità ai cittadini in modo da far crescere velocemente i consumi.

27102014Ma vediamo nel dettaglio a chi è rivolto il provvedimento e come funzionerà.
Potranno ricevere il Tfr in busta paga i lavoratori dipendenti del settore privato (esclusi quelli dei settori agricoli e domestici) che siano impiegati presso la stessa azienda da almeno sei mesi.
In questo caso il dipendente potrà chiedere che gli venga liquidata in anticipo la somma di Tfr che maturerà a partire da marzo 2015. Sono escluse, quindi, le quote accumulate prima di questa data.
Va ribadito un concetto chiave: la scelta di ricevere il Trattamento di fine rapporto in via anticipata è un’operazione a totale discrezione del lavoratore; una volta effettuata questa scelta sarà irrevocabile.
I lavoratori dipendenti potranno optare per il Tfr anticipato fino a giugno 2018. Dopo questa data non sarà più possibile scegliere questa misura speciale.

Una maggiore liquidità può risultare utile in un periodo di recessione. Tale provvedimento del Governo agisce nella medesima direzione del bonus bebè e degli 80 euro, con l’obiettivo appunto di incrementare il livello dei consumi.
Ma conviene davvero optare per il Tfr anticipato? Dal punto di vista economico no. La spiegazione è presto detta.
Il lavoratore dipendente, che sceglierà di anticipare l’erogazione del Tfr, dovrà sottoporsi ad un tipo di tassazione diversa.
Allo stato attuale il Trattamento di Fine Rapporto è sottoposto ad un regime di tassazione separata e più conveniente. Il Tfr in busta paga sarà sottoposto, invece, ad un regime ordinario.
A livello aggregato, dunque, il cittadino che opta per una maggiore liquidità immediata riceverà una quota di Tfr inferiore rispetto a quella spettante con la tassazione separata.
La perdita diventa superiore con la crescita della base imponibile, secondo un criterio meramente progressivo.
La scelta di ricevere il Trattamento di Fine Rapporto direttamente in busta paga va dunque ponderata attentamente, valutando le esigenze di breve e lungo periodo.

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